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Nella giornata di ieri, sabato 8 ottobre, le Scuderie Aldobrandini hanno fatto da sfondo alla conferenza stampa di presentazione de “Il Frascatincontra la Francia”, un’idea del giornalista Paolo Gherardi De Candei che, insieme all’assessore all’Agricoltura del Comune di Frascati Claudio Cerroni, il delegato alle Attività Produttive Alessi Ducci e il Consorzio di tutela e denominazione del Frascati DOCG, hanno realizzato questa due giorni tra degustazioni, approfondimenti e masterclass. Protagonista, ovviamente, il vino, quello di Frascati, messo a confronto con i vini d’oltralpe.
“Questo abbinamento con i nostri “cugini” francesi – spiega il delegato Ducci – nasce perché i vini della Borgogna e della Loira, proprio come il Frascati, sono vini gastronomici, vini di luce.
Abbiamo quindi fatto l’ovvio passo di proporre degli abbinamenti con i ristoratori del territorio, facendo sposare la nostra tradizione con quella dei vini esteri. Adesso l’idea è quella di iniziare dei gemellaggi di tipo enologico”.
Insieme a Ducci, anche l’assessore Cerroni, presentatore e moderatore dell’evento, ha ricordato l’importanza delle tradizioni e del sapere costruire e strutturare condivisioni tra eccellenze.
Con loro anche il prof. Luigi Miraglia, direttore dell’accademia “Vivarium Novum”; Felice Gasperini, presidente del Consorzio di Tutela; la consigliera comunale Emanuela Bruni; Emanuela Angelone, direttrice del Parco dei Castelli Romani e Rita Mulas, direttrice di Villa Medicea.
“Il vino è cultura e la cultura non ha maggioranza né opposizione” – spiega Emanuela Bruni – “fa crescere tutti e tutti devono crescere. Questo scambio con la Francia è intensissimo fin dal ‘600 e fin dal ‘600 erano noti i simboli dei nostri luoghi, che vivono di una tradizione legata a doppio filo all’enogastronomia.
Il grand tour, gli scrittori, il loro rapporto con il vino, il romanticismo francese che ha lasciato tracce profondissime nella nostra città, sono tutti pezzi di un puzzle che formano la realtà di oggi e questa iniziativa è solo un altro di queste tessere”.
Un’iniziativa a tutto tondo in cui si è voluto dare spazio a tante voci: il Prof. Miraglia ha insistito sulle radici culturali del vino fin dai tempi della civiltà Romana, tema ripreso da Felice Gasperini quando ricordava come le legioni romane hanno esportato la vite in tutta Europa; poi Rita Mulas, da anni residente in Borgogna, che ha spiegato con grande passione il profondo rapporto che lega la terra, i vitigni e l’uomo, un fil rouge che lega strette le tradizioni e le eccellenze.
Noi di Lifestyle Castelli Romani plaudiamo a questa bellissima iniziativa che riscopre il valore del vino, vino che non si improvvisa ma si fa crescere e si struttura con la storia e la tradizione che spesso, in passato, sono state date un po’ troppo per scontate e non sono state valorizzate a dovere.
il territorio va riscoperto, conosciuto, apprezzato e vissuto con le sue eccellenze
E proprio sulla conoscenza del territorio abbiamo trovato molto interessante l’intervento di Emanuela Angelone, che si è soffermata sulla natura geologica e morfologica del vulcano laziale, su cui le nostre cittadine insistono, la cui natura è ignota a molti.
Frascati e il suo territorio vivono da sempre questo rapporto, ma pensiamo che sia importante divulgarne la conoscenza e aumentare la consapevolezza delle nostre radici, anche per far vivere in modo più completo la cultura e il turismo della Città, offrendo ai visitatori ma anche ai cittadini quegli elementi di conoscenza che, forse, nel passato, sono stati dati per scontati.
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