Il vino come filo conduttore della storia dell’essere umano: dall’invenzione dell’agricoltura ai giorni nostri una lunga carrellata di letture, di pensieri, di racconti che l’attore romano ha portato in scena In Vino Veritas davanti al nutrito pubblico della prima serata di {R}Estate Tuscolana nel Parco di Villa Torlonia.

Vinicio Marchioni apre così la rassegna culturale {R} Estate Tuscolana, organizzata dal Comune di Frascati, con il contributo della Regione Lazio e la direzione artistica e tecnica di QuintaPrima, Iperico e Spazio Teatro Faber, che per tutto luglio andrà in scena nel parco simbolo di Frascati. La serata inaugurale è stata organizzata da Zerkalo in collaborazione con Imago. l’evento rientra nell’ambito del Festival Appia nel Mito.

Discorsi da ubriachi, come li definisce lo stesso attore che, nelle due ore di reading, affronta i temi più disparati: dai racconti dell’infanzia ai canti dell’Odissea, dall’ascolto delle opere di Verdi passando per Dante e Ovidio, passando per la poesia contemporanea con omaggi al Principe De Curtis e Gigi Proietti.

Il vino diventa l’anello di congiunzione tra la vita e la morte, tra l’amore e il sesso, tra i canti goliardici e stonati e la rabbia, il simbolo della convivialità, delle religioni e delle culture che hanno attraversato la storia della nostra penisola.

Vinicio Marchioni, attore di grande esperienza, si è dimostrato versatile passando da toni drammatici a quelli più leggeri, dalla poesia alla prosa e utilizzando con disinvoltura vari dialetti senza mai cadere nel macchiettistico.

Uno spettacolo in evoluzione, come detto dall’attore romano, che ha raccolto anche il suggerimento dato da Claudio Cerroni, delegato del Comune all’Agricoltura, che alla fine dello spettacolo gli ha donato due bottiglie di vino e ha ricordato una delle frasi che usava dire suo nonno “L’acqua spiana i ponti, allaga i piani, pensa che fa ai corpi dei cristiani”